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Writer's picturePaolo Grandi

Rubrica Awalkin.Art: Il movimento moderno in architettura. Jacobus P. J. OUD e Gerrit T. RIETVELD

Updated: May 13, 2021

Due architetti olandesi, due esponenti assoluti del Movimento Moderno.

Jacobus Oud fu tra i fondatori della rivista “De Stijl” e progettò alcuni quartieri popolari ispirati al concetto di “spazio minimo abitabile”, improntati alle idee di funzionalità e impegno etico-estetico.


Lo vediamo nelle case minime in serie per il quartiere sperimentale di Neissenhaf a Stoccarda, nel 1927. I principi programmatici su sui di basano sono quelli formulati da Mies van der Rhoe. Un fronte stretto che si sviluppa in altezza e profondità con un giardino retrostante. L’idea iniziale è quella di funzionalità, concependo l’alloggio comodo e confortevole da abitare ma anche “minimal” al fine di essere abitabile. Dalle piante possiamo subito vedere come la posizione dell’edificio sia una scelta fondamentale: i servizi sono stati posti a nord, mentre la parte residenziale a sud.


Kiefhoek è un quartiere di case popolari progettato a Rotterdam nel 1930 sempre da Jacobus Oud. Gli spazi interni ed esterni compongono un insieme armonioso di volumi bianchi semplici ed essenziali, su cui spiccano i riquadri delle finestre e delle porte dipinti di rosso, blu e giallo: i colori puri della composizione di Mondrian.


Gerrit T. Rietveld aderisce con Oud al movimento neoplastico. I suoi primi lavori si rifanno proprio alle caratteristiche di “De Stijl”, il movimento di arte modernista tra i cui membri troviamo Piet Mondrian. Lo vediamo in un elemento d’arredo, il suo capolavoro di quei primi anni, la sua “Sedia rosso – blu”, prototipo di un nuovo linguaggio architettonico basato sulla scomposizione delle parti costruttive e funzionali in elementi geometrici semplici. I colori primari sono in funzione plastica e definiscono le diverse parti dell’oggetto. Ogni elemento ornamentale è abolito e la sedia è pura struttura.


La Rietveld Schröderhuis (Casa Schröder) è uno dei traguardi più importanti dell’artista, realizzata nel 1924, un vero modello di razionalismo europeo. La signora Truus Schröder di Utrecht adorava il lavoro di Rietveld e gli commissionò la progettazione di una casa per lei e i suoi figli. Una volta completata, la Rietveld Schröderhuis, con il suo uso della luce e dello spazio, risultò essere un'opera pionieristica per l’anno di costruzione. Finestre orizzontali riempivano le stanze di luce, porte scorrevoli consentivano di dividere lo spazio e colori accentuati davano risalto alle forme geometriche. Stilisticamente ricordava un quadro di Mondrian in versione tridimensionale e suscitò molta attenzione a livello internazionale. Dal 2000, la Rietveld Schröderhuis è sito protetto dall'UNESCO facendo ufficialmente parte del Patrimonio mondiale dell'umanità.



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