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Writer's picturePaolo Grandi

Ricerca su Bologna e la sua storica università ❤️💙

Giustizia, virtù e diritto. L’esperienza del mondo romano antico non si era mai perduta nei secoli perché un’esperienza troppo importante, unica e straordinaria che aveva portato allo “ius mundi” come già lo definisce Cicerone.

Un “Corpus iuris civilis” che Giustiniano sul finir della stagione imperiale occidentale raccoglie in un’unica grande raccolta a beneficio dei territori posti sotto il dominio bizantino.

In Occidente, nonostante l’oblio dei primi secoli dopo la decadenza, il diritto civile viene riscoperto. Proprio a Bologna nascono le scuole di eminenti personalità giuridiche, notai, glossatori che, espertissimi del diritto romano lo commentano e ne diventano anche docenti. Erano teologi e canonisti, come Anselmo e Donizone, e civilisti, in primo luogo Pepone e Irnerio. Figure significative che fecero di quell'ambiente il vero incunabolo dello Studio bolognese, sviluppando un fecondo rapporto fra prassi giudiziaria e riflessione teorica e un'attitudine interdisciplinare nell'approccio ai temi giuridici e istituzionali, nello studio della teologia e del diritto canonico e civile. Pepone prima, Irnerio poi, furono gli iniziatori della scuola bolognese, che ricominciò a studiare il diritto e a riadattarlo alla realtà contemporanea, tramite note a margine (“glossae”). Tale riscoperta del “Corpus” ne fece il fondamento del diritto comune all'Europa Occidentale del secondo Medioevo e della prima Modernità (“ius commune”).

Ha inizio così la storia della più antica Università del mondo antico.

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